Tutti questi lavori fanno parte della mia mostra "I Was Made for Loving You", realizzata presso il Kappa Noun di Marco Ghigi.
Questa esposizione rappresenta il culmine di un anno di ricerca dedicato alle relazioni nell’epoca contemporanea, esplorando le dinamiche dell’erotismo e della vita di coppia. Nasce dal desiderio di indagare la complessità delle relazioni interpersonali e i cambiamenti che affrontano oggi, influenzate da strumenti moderni come le dating app, oltre che da miti, leggende e simbolismi.
Ho scelto diverse metafore per rappresentare ciò che considero un "erotico in agonia". Tra queste spicca la leggenda di Undine, figura mitologica che incarna il paradosso tra amore e vendetta. Undine, creatura acquatica, cerca incessantemente l’amore, ma il tradimento la condanna a distruggere ciò che desiderava. Questo mito mi ha ispirato nella creazione di opere come "Undine Geht, 2024" e "There are Plenty of Fish in the Lake, 2024" (video), dove l’acqua diventa simbolo di nascita e morte, creazione e dissoluzione.
Undine Geht, 2024
Un’altra metafora centrale è quella dei fiammiferi, protagonista del video "Light My Fire", che rappresentano i "matches" delle dating app. I fiammiferi si accendono, bruciano intensamente, ma poi si spengono lasciando solo uno stelo arso. Questa immagine riflette la fugacità e la fragilità di molti incontri contemporanei, spesso destinati a epiloghi privi di continuità.
Con questa mostra ho voluto mettere in luce le contraddizioni delle relazioni moderne, esprimendo attraverso le mie opere l’urgenza di riscoprire una connessione autentica in un mondo sempre più frammentato e digitale.
Qui sotto il collegamento al terzo video esposto "Storie Brevi", una collezione di reels da Instagram Qui sotto è disponibile il collegamento al terzo video esposto, "Storie Brevi". Si tratta di una collezione di reels pubblicati su Instagram che esplorano il tema del dating moderno, evidenziando quanto sia complesso trovare una connessione autentica al giorno d’oggi. Attraverso brevi storie, il video riflette sull’effimero e sulle difficoltà emotive che caratterizzano le relazioni nell’era digitale, tra illusioni, aspettative e delusioni.
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All the lovers, 2024